La pace fiscale: profili procedimentali e applicativi della definizione agevolata.

Il Parlamento italiano, con Legge n. 136 del 17 dicembre 2018, recante "Disposizioni urgenti in materia fiscale e finanziaria", ha convertito in legge il D.L. 119/2018, già entrato in vigore lo scorso 24 ottobre, con alcune modificazioni.

Sono svariate le disposizioni contenute nel predetto decreto fiscale, così come modificato nel corso dell’iter di conversione. Si va dall'interpello sui nuovi investimenti alla pace fiscale, dalla fatturazione elettronica alla dichiarazione precompilata. 

A tali disposizioni si aggiungono, inoltre, ulteriori novità legislative confluite nella Legge di Bilancio 2019 (L. 145 del 30 dicembre 2018, commi da 184 a 198) nonché nel D.L. 135/2018 (c.d. Decreto semplificazioni) conv. in L. 12/2019. 

Orbene, il presente approfondimento si pone lo scopo di analizzare, appunto, la disciplina relativa alla discussa pace fiscale, contenuta nel capo I titolo I della Legge in commento, rubricato "Disposizioni in materia di pacificazione fiscale" nonché nei suddetti interventi normativi.

Accanto alla definizione degli atti di accertamento, ivi si analizzeranno la definizione dei processi verbali di constatazione, la nuova definizione agevolata delle liti fiscali pendenti, la c.d. rottamazione ter nonché la disciplina del saldo e stralcio delle cartelle e la sanatoria degli errori formali sulle dichiarazioni. Novità, quest'ultima, che in sede di conversione ha sostituito la soppressa dichiarazione integrativa. 

Lecce, 08/03/2019 Avv.ti Maria e  Leonardo Leo