In occasione della Giornata Mondiale contro la Violenza sulle Donne, si illustrano i principali strumenti di sostegno all’imprenditoria femminile attualmente attivi in tutto il territorio nazionale.
Detti strumenti, finalizzati nello specifico alla creazione e allo sviluppo di imprese a prevalente o totale partecipazione femminile, consistono essenzialmente in misure volte a garantirne migliori condizioni di accesso al credito attraverso:
• mutui a tasso zero per micro e piccole imprese femminili;
• accesso alla Sezione speciale del Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese – Sezione Pari Opportunità.
Oltre a dette misure ad hoc per le imprese femminili ve ne sono altre, previste per tutte le imprese, alle quali le stesse possono accedere (entro i limiti, anche di cumulabilità, derivanti dalla disciplina europea in materia di aiuti di Stato).
Con il Protocollo d'intesa sottoscritto poi il 4 giugno 2014 dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le pari opportunità, dal Ministero dello sviluppo economico, dall'Associazione bancaria italiana (ABI), da AGCI, Confcooperative, Legacoop (riunite in Alleanza delle Cooperative Italiane), da Confapi, dalla Confindustria, nonché da Casartigiani, CNA, Confartigianato Imprese, Confcommercio – Imprese per l'Italia e Confesercenti (riunite in R.E TE. Imprese Italia) è stato, altresì previsto che ciascuna delle banche aderenti metta a disposizione delle imprese femminili e delle lavoratrici autonome uno specifico plafond finanziario, destinato alla concessione di finanziamenti, a condizioni competitive, lungo le seguenti tre linee direttrici:
• "Investiamo nelle donne": finanziamenti finalizzati a realizzare nuovi investimenti, materiali o immateriali, per lo sviluppo dell'attività di impresa ovvero della libera professione;
• "Donne in start-up": finanziamenti finalizzati a favorire la costituzione di nuove imprese a prevalente partecipazione femminile ovvero l'avvio della libera professione;
• "Donne in ripresa": finanziamenti finalizzati a favorire la ripresa delle Pmi e delle lavoratrici autonome che, per effetto della crisi, attraversano una momentanea situazione di difficoltà.
Tali finanziamenti possono beneficiare della garanzia della Sezione speciale del Fondo di garanzia per le Pmi in favore delle imprese a prevalente partecipazione femminile o delle eventuali garanzie, pubbliche o private, che le banche riterranno utile acquisire.
Per approfondimenti sulle varie misure si rinvia al documento del 3 luglio 2020 redatto dalla Camera dei Deputati, Servizio Studi, XVIII Legislatura: “Sostegno all’imprenditoria femminile” (https://temi.camera.it/leg18/temi/sostegno-all-imprenditoria-femminile…).