Un articolo dell’Avv. Leonardo Leo pubblicato sul Nuovo Quotidiano di Puglia che affronta un argomento di strettissima attualità: l’aumento delle rendite catastali che l’Agenzia del territorio sta effettuando su richiesta del Comune di Lecce e che interessa gli immobili situati nelle microzone 1 e 2 di Lecce. Ciò porterà inevitabilmente ad un aumento delle imposte collegate alle stesse rendite.
Nell’articolo si illustreranno i possibili profili di illegittimità degli atti di accertamento catastale.
I criteri discutibili di una scelta sbagliata
Il Cuore della città di Lecce è nel mirino dell'Agenzia del Territorio che, su richiesta dello stesso Comune, sta emettendo avvisi di accertamento catastale ai proprietari di immobili situati nelle microzone 1 e 2.
Si tratta di accertamenti che comportano una maggiorazione del classamento dell'immobile nonché della rendita catastale. Ciò comporta un considerevole aumento delle imposte collegate alla stessa rendita.
Si pensi all'Irpef e relative addizionali, all'Imu, alla Tares che sostituirà la Tarsu; inoltre in caso di trasferimento della proprietà, all'imposta di registro, ipo-catastali e imposta di successione/donazione.
Dunque, questa revisione catastale determina importanti effetti, negativi, sul portafoglio dei leccesi.
L'articolo continua nel file PDF in allegato:
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